Il modello biosisemico: applicazioni psicoterapeutiche – 5

Jeromen Liss ha applicato ed esteso la ricerca di Ernst Gellhorn alle emozioni umane. Anche la natura delle emozioni è connessa col predominio di ciascuno dei due sistemi e la tipica onda energetica caratterizza anche l’espressione del flusso emozionale. Le emozioni possono essere attive (dominate dal simpatico), o ricettive (dominate dal parasimpatico). La loro espressione si modulerà in modo sano secondo i meccanismi di carica e scarica:

  • le emozioni attive, se l’azione di scarica è portata a termine, rimbalzano in uno stato di calma, calore, pienezza;
  • le emozioni ricettive richiedono durante la scarica un contatto fisico o psicologico, perché ci sia il rimbalzo.

Le emozioni malsane sono emozioni bloccate a causa di un alterato funzionamento dell’alternanza simpatico/parasimpatico, che ne impedisce l’adeguata scarica con rimbalzo.

Le emozioni bloccate sono avvertite come tensione e possono provocare malattie psicosomatiche: ansia, depressione, disturbi psicotici. I sintomi organici saranno diversi in funzione dell’attivazione neurovegetativa:.

  • Sintomi di predominio del Simpatico: agitazioni, palpitazioni, nervosismo, insonnia, ipertensione, vulnerabilità alle infezioni, mal di testa, mal di schiena cronico.
  • Sintomi  di predominio del Parasimpatico: affaticamento, vertigini, nausea, vomito, diarrea, stitichezza, altri disturbi gastrointestinali, obesità, passività cronica e depressione, perdita di autostima, isolamento sociale.

In sintesi, ogni emozione può avere due versioni: una versione dinamica nella quale è presente l’alternanza Simpatico-Parasimpatico, e una versione cronica o stagnante nella quale tale alternanza è andata perduta.

Nella forma dinamica permane un andamento simile ad un’onda, cioè, dato da una sequenza di intensificazione seguita da una diminuzione: l’emozione è intimamente connessa all’andamento ondulatorio dei processi del sistema vegetativo.

Nella forma stagnante o cronica, al contrario, l’emozione ha un andamento prolungato, senza questa sequenza di intensificazione-diminuzione. La connessione con il ritmico e alternato processo vegetativo è stata perduta, e la persona può sentirsi imprigionata in questo stato emotivo per lungo tempo.

L’obiettivo terapeutico è quindi lo sblocco emozionale, attraverso il rimbalzo della scarica energetico-emozionale e quindi il ripristino della reciprocità di funzionamento del Sistema Nervoso Autonomo.

Il counselor valuta quale pulsione sia prevalente, il Simpatico o il Parasimpatico, e segue nei suoi interventi la curva energetica. Spesso un’emozione si esprime su un livello (rabbia, nel simpatico) e se ben scaricata, rimbalza spontaneamente sull’altro (ferita, nel parasimpatico).

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Maurizio StupiggiaDirettore scientifico di Corpus in fabula.
Psicologo, psicoterapeuta, Docente a contratto di Pedagogia Speciale all’Università di Genova, Facoltà di Medicina e Chirurgia.
Direttore della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Biosistemica (Bologna), ha al suo attivo una solida formazione in ambito psicologico, dove ha approfondito diversi approcci quali la psicoterapia psicoanalitica, l’orientamento gestaltico, la psicoterapia junghiana e infine la psicoterapia biosistemica di cui rappresenta, insieme a Jerome Liss, uno degli esponenti più qualificati.

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