Rispondi a: Raccolta delle storie

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Author ImageAntonella
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Raccontare la storia di Bianca è sempre molto difficile e doloroso, inizierò nel ricordare i momenti felici, quelli della sua scoperta, avvenuta nel mese di luglio mentre mi trovavo al mare . Ero in vacanza con i miei genitori e mio figlio Mattia di 2 anni, non vedevo l’ora di tornare a casa per confermare i miei sospetti e dare la splendida notizia anche al papà Luciano. Da lì tutto in salita, i controlli procedevano bene, era una femminuccia e avendo già un maschietto questo ci rendeva estremamente felici (dio come volevo una femminuccia)…insomma una gravidanza tranquilla senza particolari problemi fino a dicembre ( 6° mese di gestazione) dove improvvisamente, ho iniziato a soffrire di pressione alta .Il mio corpo ha cominciato a trasformarsi , una trasformazione che a me non sembrava normale, ero gonfia, tanto gonfia, non riuscivo più a dormire la notte e si sospettava una preeclampsia però, dai controlli nessuna conferma. Nel giro di 1 mese, abbiamo effettuato varie corse al pronto soccorso e si sono susseguiti ben tre ricoveri . I medici dicevano che avevo una pressione Borderline e per questo, non potevano somministrarmi alcuna cura, le raccomandazioni erano: assoluto riposo e controllo regolare della pressione ;Tutto così fino al 7 febbraio 2017 quando il cardiologo, dopo l’ennesimo holter mi ha prescritto una terapia da iniziare il giorno stesso . Ero assolutamente tranquilla, stupidamente pensavo che ormai avendo superato il 3° mese ,qualsiasi minaccia ci fosse stata , Bianca sarebbe nata . Lo stesso giorno in cui ho iniziato la terapia , verso sera, ho avuto dei dolori all’addome, nuova corsa al pronto soccorso e nonostante i dolori fossero molto forti e diversi dalla prima volta in cui avevo partorito, continuavo a pensare che fosse tutto normale. Siamo stati accolti dal personale, in tempi rapidi e mio marito è stato mandato subito in accettazione perché ci è stato spiegato che mi avrebbero fatto il cesario. Solo in quel momento ho iniziato ad avere paura , una paura dettata da una sensazione negativa, sentivo che sarebbe successo qualcosa alla mia bambina ma sembrava che solo io avessi questa agitazione , per tutti quelli che mi circondavano era solo giunto il momento.Da quell’istante non ho più alcun ricordo .Mio marito si trovava da solo e tornando dall’accettazione gli è stato detto che nostra figlia era morta e che io ero in una situazione di pericolo, doveva avvisare le nostre famiglie perché potevo anche non farcela…. Avevo subito un distaccamento della placenta dovuto a un severo rialzo pressorio e come a volte può accedere, non ho avuto nessuna emoragia esterna, tutto il sangue era rimasto all’interno della mia pancia e Bianca aveva smesso di vivere improvvisamente, un attacco cardiaco , come se gli avessero staccato la spina , così mi è stato detto successivamente dai medici. Mi ricordo che in fase di anestesia ,cercavo di chiedere al personale medico se la mia Bimba fosse in vita, l’ho chiesto più volte prima di tornare a una naturale coscienza e svegliarmi del tutto, lo chiedevo in continuazione perché speravo di aver capito male ,non mi sembrava vero, non mi sembrava possibile. Continuavo a pensare che avevo tanto desiderato quella bimba e non avevo neanche avuto la possibilità di vederla, ci avevano separate, non era più dentro di me eppure io continuavo a sentirla …Ho trascorso due giorni in terapia intensiva e circa dieci in ospedale e solo il giorno del funerale ho potuto finalmente incontrare il mio angioletto. Era all’interno di una piccola bara bianca e nonostante tutto per me era la bimba più bella del mondo! La mia Bianca , delicata e dolce come il nome che avevamo scelto per lei. Mi manca non averla potuta stringere e tenere in braccio ma sono stata contenta che questo lo abbia fatto il suo papà, mio fratello e la nonna, almeno ha ricevuto un po di coccole e calore da chi l’amerà per sempre. Nonostante tutto il dolore ci riteniamo fortunati perché in questa tragica esperienza, abbiamo incontrato delle persone importanti che con la loro sensibilità, attenzione e preparazione professionale ci hanno presi per mano in questa tragedia , senza loro, tutto questo sarebbe diventato ancora più difficile e traumatico. Ringrazio in particolare una figura sanitaria che ha suggerito e insistito nel farci conservare alcuni ricordi della nostra piccola:le impronte dei suoi piedini, le foto, il braccialetto, piccole cose che rendono tangibili il suo passaggio tra noi e alle quali ricorro ogni volta che la malinconia si fa tanto forte da togliermi il fiato, quasi come se fossero la mia boccata d’ ossigeno facendomi sentire vicino a lei fisicamente. A loro dico Grazie! per il sostegno tempestivo, davvero essenziale per due genitori che si sono trovati COMPLETAMENTE SOLI e devastati dal un dolore inimmaginabile . E’ passato un anno dalla sua perdita e con l’aiuto del gruppo di mutuo aiuto, abbiamo avuto la possibilità di esprimere il nostro disagio, il nostro dolore, senza filtri, senza giudizi, senza maschere. Ogni volta per me è un motivo di riflessione e accettazione sull’accaduto, perché anche se crudele la realtà purtroppo va accettata .
Ho imparato a trovare un modo diverso di stare vicino e amare la mia Bianca, a non essere troppo severa con chi ci circonda e non sempre riesce a darci le attenzioni di cui abbiamo bisogno e cosa più importante che non devo farmi annientare dai sensi di colpa perchè ci sono situazioni che non si possono prevedere .Noi Siamo stati e resteremo per sempre i genitori di Bianca e lei resterà sempre con noi, nei nostri pensieri e soprattutto nei nostri cuori!