La Coppia

Esistono delle differenze nel modo in cui la coppia di genitori affronta la perdita del proprio figlio. Differenze che riguardano sia la sfera emotiva e cognitiva che le modalità di espressione e manifestazione del dolore e della rabbia che derivano da differenze di genere, di esperienze passate e di personalità.

La prima differenza deriva direttamente dalla sfera biologica, per cui la donna sperimenta durante la gravidanza un legame fisico e corporeo con il figlio, che prima porta in grembo e poi dà alla luce.
Nel padre ciò non avviene e solitamente il legame con il bambino si sviluppa a partire da una componente mentale fatta di aspettative, affetto, investimenti emotivi, talvolta mediati dalla madre stessa.
Risulta evidente quindi che la donna deve affrontare il lutto anche nella sua componente incarnata, che si può associare ad eventuali complicanze riguardanti la sua stessa salute fisica.

Ulteriori differenze riguardano le diverse modalità in cui uomini e donne generalmente tendono ad esprimere i propri sentimenti. Molto spesso l’uomo in questi casi si sente investito del dovere morale di supportare la sua compagna, mostrandosi forte e mettendo da parte i suoi sentimenti e il suo dolore.
La tendenza è quella a mettere a tacere gli aspetti emotivi della sofferenza e di rabbia, vivendoli in maniera privata e proiettandosi nella sfera del fare, dedicandosi ad attività pratiche con la convinzione che lo possano aiutare a superare più velocemente questo trauma.

Viceversa la donna tende a esprimere maggiormente il suo dolore e spesso desidera confrontarsi e condividerlo con il suo compagno. Il non avvertire da parte di quest’ultimo la medesima esigenza può portarla a pensare che per lui questa perdita non abbia lo stesso valore e la stessa rilevanza.
Per la coppia questo può essere un momento particolarmente critico, in cui il legame viene messo alla prova e possono nascere incomprensioni che, se non affrontate con tolleranza, pazienza, fiducia e se necessario con un supporto ulteriore da parte di terzi, possono condurre ad una rottura.

Avere consapevolezza delle specificità nel manifestare il dolore, condividere dei momenti di pianto o comunque nei quali la sofferenza viene espressa e parlare apertamente di quanto accaduto può aiutare la coppia a comprendere che i diversi modi di vivere lutto non sono direttamente legati alla quantità di dolore o di amore del genitore per il proprio bambino. Fare supposizioni su ciò che l’altra persona desidera o prova può essere inutile, l’approccio migliore è cercare di scoprire l’uno lo stile di coping dell’altro e non cercare di cambiare l’altro.

 

ENGLISH VERSION

The couple

There are differences in the way a couple face the loss of their own child. Differences regarding the emotional and cognitive area and the expression and manifestation of the pain and the anger that come from such a great suffering that comes from the difference in gender, past experience and personality.

The fist difference comes from the biological state because the woman lives the pregnancy and has a physical and bodily connection with the child, that she first she carries in her womb and then gives birth to. The father doesn’t live that, and usually the connection with the baby is generated from a mental element done by expectation, attachment, and emotional investment, sometimes through the mother herself. Therefore It’s obvious that the woman has to get through the morning even in her embody part, that could be bring eventual complications to her health.

Other difference are the different ways men and women generally express their feelings. Often men feel the moral obligation to support the partner, showing himself stronger and putting aside his own feelings and pain. What happened is too close to the emotional aspect of the suffering and the anger, trying to live them in private and putting them off to the side, dedicating himself to practical activities with the conviction that it could help to get thought this trauma faster.

Vice versa the woman usually expresses more her pain and often wishes to share with the partner. Not feeling from him the same need might make her think that his doesn’t give to the loss the same value and importance.
For the couple this moment can be especially critical, their connection is put to test and there might be incomprehension’s that, if not faced with tolerance, patient, trust, and if needed support from others, can end up with a split.

Having consciousness of the specific manifestations of suffering and sharing moments with crying together or in which the suffering is expressed and talk freely about what happened might help the couple to understand that the different ways of living the mourning are not connected to the amount of pain or parent love for the child. Trying to guess what the other person wishes or feels might be useless, the best approach is to try to find out each other coping style and not to try to change the other

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