Teatro sociale

Prime chiavi per riflettere sul teatro: Giuliano Scabia, Attilio Scarpellini, Silvia Rampelli, Industria Scenica

di Letizia Buoso La prima volta che incontro di persona Giuliano Scabia per prepararci al convegno di novembre, mi chiede cosa possiamo dire del teatro se a Il Cairo da pochi giorni è stato ritrovato il corpo di Giulio Regeni torturato a morte. E mi chiede se ho pensato che nelle stesse ore i ricercatori degli osservatori Ligo e Virgo (è a Cascina, Virgo, a pochi km da dove siamo) hanno confermato che l’universo è percorso dalle onde gravitazionali e lo spaziotempo vibra, elastico e in espansione: ci stanno dicendo che ogni movimento di un corpo celeste modifica quello degli altri, nella reciprocità, percepibile o meno. Mi guida nel Novecento con lui: ci addentriamo nel secondo dopoguerra in Italia quando

Il teatro sociale, di Claudio Bernardi

Il teatro si distingue dagli altri mezzi di comunicazione perché mette in scena il gioco della vita, quello da cui discendono tutti gli altri giochi. Lo spettatore va per imparare, per fare poi lui la stessa cosa nella vita reale. E questo impulso non è una moda ma una necessità, derivante dal fatto che l’identità dell’individuo è completamente aperta, da definire, da costruire. E come per l’identità lo stesso avviene per le relazioni.